
Un’onda di musica e movimento sta per investire la Sardegna per il San Silvestro. Oltre 200mila persone sono attese nelle piazze dell’Isola per i grandi concerti di Capodanno, dando vita a un insolito flusso turistico dal Sud al Nord, principalmente su gomma lungo la Carlo Felice, ma anche su rotaia e mare. Un fenomeno a tinte prevalentemente nazionali, che però non basta a far riaprire la gran parte delle strutture alberghiere, rimaste chiuse dopo la stagione estiva.
Il piano trasporti: treni speciali e posti aggiuntivi per i concerti
Per gestire il flusso, sono stati organizzati treni speciali con convogli aggiuntivi rispetto all’offerta ordinaria, per un totale di 1.190 posti in più a disposizione dei festaioli. Le capitali della notte saranno Olbia, Sassari e Alghero, sedi dei principali eventi musicali con artisti del calibro di Pezzali, Mangoni e Lazza. La presenza di questi big ha attirato anche una piccola percentuale di fan dal continente, approfittando dell’occasione per una mini-vacanza di pochi giorni in Sardegna.
Alberghi: solo il 20% delle strutture aperte, bene agriturismi
Nonostante il picco di presenze, il comparto alberghiero non ha ritenuto sostenibile la riapertura generalizzata. "Gli hotel vedranno l’occupazione in aumento, ma ancora non ci sono i presupposti per la riapertura delle strutture chiuse a ottobre", spiega all’ANSA Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna. A disposizione rimane solo il 20% dell’offerta complessiva, pari a circa 314mila posti letto negli esercizi aperti tutto l’anno.
A beneficiare della domanda sono soprattutto agriturismi e B&B, ideali per chi prenota cenoni e pernottamenti per non affrontare subito il viaggio di ritorno. "La notte secca di Capodanno ha un valore", continua Manca, "ma se riuscissimo a giustificare due o tre giorni di presenza, questa strategia avrebbe ancora più senso".
Numeri in volo: +2,5% di passeggeri nel Nord Sardegna
Il movimento aereo conferma la tendenza: fino all’Epifania, sono previsti circa 314mila passeggeri negli aeroporti sardi. Di questi, 200mila transiteranno da Cagliari, mentre il Nord Sardegna vedrà 114.000 viaggiatori, con una crescita del +2,5% rispetto allo scorso anno.
La novità: il Capodanno in nave con Moby
Accanto ad aerei, treni e auto private, anche il mare gioca la sua parte. Moby ha organizzato una mini-crociera di Capodanno a Olbia con la nave Moby Legacy, che resterà ormeggiata in porto. I passeggeri potranno assistere allo spettacolo dei fuochi e al concerto direttamente dai ponti esterni della nave, in una cornice insolita e suggestiva.
La fotografia di un turismo in evoluzione
"In sintesi: per le festività natalizie e di fine anno, niente di scandalosamente negativo e niente di estremamente positivo", conclude Manca. Il quadro che emerge è quello di un turismo invernale in lenta evoluzione, ancora fortemente legato a flussi interni e a eventi singoli. La vera svolta, secondo gli operatori, potrebbe arrivare con star internazionali in grado di attrarre un pubblico più ampio e motivato a fermarsi più a lungo, trasformando la "toccata e fuga" di Capodanno in un vero e proprio ponte turistico.